THE WALLS
1978 - 1998
Anche se in Italia gli anni Ottanta hanno avuto la sfumatura politica negativa del decennio corrotto per eccellenza, a livello globale sono stati caratterizzati da fenomeni positivi: come la fine della guerra fredda e il crollo del muro di Berlino.
Nella penultima – nell'ordine ordine cronologico del ciclo artistico – opera lo stile ruvido dei primi graffiti e del punk si alterna a quello colorato di giochi e videogiochi ancora elementari e innocui. Come il cubo di Rubik e Tetris, inventati rispettivamente da un ungherese e da un sovietico...
Tre dettagli isolati e discreti nella loro enigmaticità tragica fanno storia a sé: l'orologio rotto della stazione di Bologna, con le lancette ferme sull'ora dell'attentato, le 10.25 di mattina di un sabato d'agosto; il reattore n. 4 della centrale Lenin di Černobyl', esploso di notte durante un test di sicurezza molto sventato; e il massacro di Piazza Tienanmen.
Sono eventi che segnano più o meno nettamente confini epocali diversi, ma sempre l'inizio di una fine: gli anni di Piombo e la strategia della tensione; la guerra fredda o meglio la politica di potenza sovietica.
Gorbačëv è appena salito al potere quando la nube radioattiva si diffonde oltre la Cortina di ferro.
Verso il Terzo Millennio tutto diventa post. In Pulp Fiction John Travolta prende in giro se stesso e Grease ballando col calzino bucato per vincere un trofeo consegnato dalle mani di una finta Marylin.
Il nero di questa Berkel è quello della carta carbone o della fotocopia.
Tecnica:
foglia d’argento, incisione, graffiti, colori trasparenti per vetrata.
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